Quando l'orchidofilia si transforma in delinquenza

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.Robe.
view post Posted on 11/9/2010, 16:16 by: .Robe.     +1   -1




Ciao amici,
questo messaggio sarà altamente polemico e incazzato.


Sono sempre stato cosciente che la nostra passione di coltivazione delle orchidee è un hobby che può mettere a rischio l'habitat delle nostre orchidee e per questa ragione, nel mio piccolo, ho sempre rinunciato a priori all'acquisto di piante per cui avevo anche solo il minimo dubbio che fossero state prelevate in natura (stessa ragione per cui NON acquisto da venditori nel sud-est asiatico).
Esiste una normativa (CITES) molto severa che regola il commercio di animali e piante rari che impone che per importare piante all'interno dell'unione europea siano necessari dei certificati, che garantiscano la provenienza della pianta (o dell'animale), e una tassa non trascurabile, fatta per disincentivare il commercio di queste specie a prescindere.

Ogg mi sono imbattuto però in un messaggio di un blog abbastanza famoso in Italia, in cui non solo si spiega come evitare la normativa CITES, ma in cui addirittura si fornisce una guida pratica di recupero di orchidee tropicali raccolte in natura.

Ecco il link:
http://www.orchids.it/2010/09/11/orchidee-...ome-sistemarle/

Personalmente mi sento molto, ma davvero molto indignato da questo post e ho scritto un commento pubblico sul blog, commento che però presumo sarà velocemente censurato.

Mi sono sentito in dovere di condividere questa indignazione con voi perché sono convinto che pure voi, come me, vi riteniate orchidofili e non delinquenti.

Tanti saluti un po' (molto) incazzati,
Roberto
 
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10 replies since 11/9/2010, 16:16   743 views
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