Posts written by oile47

molto importante, non dimenticare una buona ventilazione

Sicuramente non avrei acquistato una pianta che ha subito la perdita dell'apparato radicale, avrei detto al rivenditore di provvedere lui al recupero e ......, ora l'hai acquistata dobbiamo cercare di recuperare, se la pianta fosse mia la rinvaserei, taglierei, se ci sono, tutte le radici marce e nere, per fare questa operazione è necessario utilizzare un utensile affilato e disinfettato sulla fiamma, come procedere con il materiale di rinvaso ne abbiamo parlato nei passaggi precedenti, per prudenza disinfetterei con Previcur Energy (Bayer), dosi 3ml/l, immergendo il vaso in questa soluzione per 10-15 minuti, per 3 volte a distanza di dieci giorni e ...... sperare.
Taglierei il fiore al fine di non fare sprecare energie alla pianta.
Non sono molto favorevole alle nebulizzazioni, preferisco un grosso sottovaso con al fondo dell'acqua, un secondo sottovaso più piccolo rovesciato e sopra adagiare il vaso, l'evaporazione fornirà un minimo di UR, una serra rende tutto più semplice.
Per quanto concerne l'irrigazione personalmente preferisco l'osmosi inversa, ma va benissimo anche l'acqua piovana, raccolta dopo circa 30 minuti da quando inizia a piovere x non rischiare di raccogliere anche elementi inquinanti, ma non pura, è troppo demineralizzata, quindi è consigliabile l'aggiunta di sali 20.20.20, oppure acqua del rubinetto portandola ai valori di 50 ppm (se non si possiede un phmetro o tester ph, se non si ha dimestichezza con questi strumenti, utilizzare 3 parti di piovana e una di rubinetto).
L'orchidea in questione va bagnata quando è perfettamente asciutta( bisogna imparare a soppesare il vaso), a questo punto va bagnata abbondantemente.
Più semplice per le phalaenopsis, x queste bisogna osservare il colore delle radici, quando diventano di colore argenteo vanno irrigate fino a quando assumono un colore verde intenso,
Per le vanda le radici vanno immerse nell'acqua di irrigazione, si osserverà che produrranno delle bollicine, quando smetteranno di formarsi la pianta è irrigata.
Sempre bisogna evitare che l'acqua ristagni nelle ascelle fogliari.
E' consigliabile garantire una buona circolazione dell'aria, utile è l'utilizzo di un piccolo ventilatore.

Le punte nere sulle nuove radici non sono un buon segno.
Ti consiglio, di tentare a disinfettare le radici con Previcur Energy (Bayer ), è un prodotto molto efficace nella lotta contro il marciume radicale e del colletto, nella dose di 3 ml/l, almeno tre trattamenti distanziati di 10 giorni, se disponi di un umidificatore, diversamente utilizza un grosso sottovaso con acqua e nell'interno metti un altro sottovaso rovesciato sul quale adagerai il vaso,(in alternativa puoi utilizzare una rete di spessore adeguato a sostenere il vaso), l'evaporazione garantirà l'umidità, ma dovrai fare attenzione che l'acqua non tocchi le radici, importante garantire una buona ventilazione.

Ciao, ben arrivato sul forum.

Le fertilizzazioni sono necessarie se si desidera una crescita sana e rigogliosa, ma è anche vero che vanno fatte nel modo corretto, nei periodi, nei modi e con le concentrazioni che ho decritto prima, una fertilizzazione fatta con radici asciutta, con concentrazioni di sali troppo elevate, possono danneggiare seriamente l'apparato radicale, addirittura portare alla morte della pianta, personalmente preferisco concentrazioni di sali meno elevate, eventualmente più ravvicinate nel tempo.
Il rinvaso va effettuato di norma a marzo e comunque dopo la fioritura, secondo le specie annualmente o più distanziata o quando l'apparato radicale presenta sofferenza per degrado del bark o per eccessivo accumulo dei sali.
Alcune specie non amano il rinvaso, per queste si cerca di distanziare il rinvaso, altre, particolarmente sensibili ai sali è consigliabile farlo con maggiore frequenza, annualmente, (eventualmente effettuando la lisciviazione dopo aver fertilizzato).
E' consigliabile per le operazioni di rinvaso utilizzare strumenti, in particolare quelli da taglio sterilizzati sulla fiamma, utilizzare vasi nuovi, diversamente disinfettarli, bark di qualità, personalmente preferisco l'Orchiata, un bark di ottima qualità; alcune specie, a secondo delle loro esigenze colturali è necessario utilizzare l'aggiunta di percentuali più o meno elevate di sfagno, può essere vivo o essiccato, ottimo quello Neo Zelandese, di perlite, di pomice, graniglia di marmo, ecc.... questi ultimi devono essere privati dalla polvere.

Si tratta di una phalaenopsis, dal mio punto di vista ritengo che l'ampolla, anche se esteticamente piacevole, non è idonea alla coltivazioni delle piante, al suo interno l'aria e l'acqua ristagnano e possono favorire l'insorgere di patologie batteriche o/e fungine.
Le piante dopo una abbondante irrigazione debbono aver la possibilità di asciugare, per le phal. buona norma è osservare il colore delle radici quando sono di colore argenteo è ora di irrigare, vanno immerse in acqua a 50 ppm sino a quando il colore diventa verde intenso, l'acqua deve aver la possibilità di defluire e allontanarsi dalla pianta e non ristagnare nel sottovaso, se non si utilizza una serra, è consigliabile posizionare un grosso(di diametro) sottovaso con dentro uno più piccolo di misura del vaso, ma rovesciato, con sopra posizionato il vaso, l'acqua defluirà, ma non ristagnerà sotto il vaso.
Questa può essere, a mio avviso una causa, altra possibilità del tuo problema potrebbe essere la fertilizzazione.
La fertilizzazione per le phal va fatta da marzo a novembre, sempre a radici bagnate , con un 20.20.20 a 250 ppm, due volte al mese, rischio di essere logorroico, ma ribadisco sempre a radici bagnate.
Altro fattore importante è garantire un ricambio dell'aria, possiamo aiutarci con un piccolo ventilatore, come luce le phalaenipsis amano molta luce, ma protette dai raggi solari, in natura, escluse poche eccezioni, vivono sui rami degli alberi, protette dalla vegetazione.
Una foglia basale che ingiallisce può essere normale, ma per evitare possibili problemi controlla se il tuo sistema di coltivazione si avvicina a quanto sopra.

Ciao Deggis, ben arrivata nel forum

Per riuscire a focalizzare meglio la situazione sarebbe utile se postassi una fotografia.
Altresì è sicuramente utile iniziare le fertilizzazioni, vanno fatte sempre a radici irrigate abbondantemente e si versa circa mezzo bicchiere da vino( mezzo se il vaso è di piccole dimensioni, quasi pieno se è grande) di fertilizzante 20.20.20, x le phal. ppm 200-250, due volte al mese, le fertilizzazioni vanno interrotte da novembre a marzo.

Grazie.

Il MICHAEL KOOPOWITZ è un ibrido ottenuto dal Paphiopedilum Michael Koopowitz, (philippinense ‘Super Twister’ x sanderianum ‘Lady in Red’), ma non ho notizie di un DOLL GOLDII.
Anche se le caratteristiche degli ibridi variano molto fra di loro, perché entrano in gioco le dominante dei genitori, non vedo somiglianze con il Paphiopedilum Michael Koopowitz:
https://www.google.it/search?rlz=1T4GGHP_i...iw=1680&bih=871

Concordo con monik.dr, penso che il problema stia nelle radici, dal mio modo di vedere ti consiglio di rinvasare, tagliando tutte le radici secche o marce, ( prima disinfetta l'utensile sulla fiamma), se hai molte radici marce disinfetta con Previcur Energy, 3 ml/l, personalmente non sono propenso alle nebulizzazioni, troppa acqua a contatto, ma ti consiglierei si procurarti un ampio sottovaso, gli metti dentro dell'acqua e sopra una rete metallica di consistenza tale da reggere il peso del vaso e sopra gli metti il vaso, l'evaporazione fornirà l'umidità necessaria.
Non dimenticarti di una buona ventilazione impedirà pericolosi ristagni di aria, un piccolo ventilatore.
Il rinvaso va fatto con ottimo bark ( possibilmente Orchiata ), per aumentare la traspirazione aggiungerei dei fori al vaso di plastica, puoi aiutarti con un ferro arroventato.
Al fine di ripetersi dell'inconveniente raccontaci come la coltivi, esposizione alla luce, irrigazioni, fertilizzazioni, ecc.....

Potresti essere più preciso e dare qualche informazione in più.

Scusami, ma la foto non è molto chiara e non riesco a individuare il problema che indichi

Personalmente sono contrario ai trattamenti con aglio macerato, ortiche macerate o tabacco, a mio parere si ottengono dei prodotti ottenuti dalle alterazioni delle proteine e sono delle tossine non controllate e non controllabili, quindi pericolose, assolutamente preferisco i pesticidi, sono prodotti dalle tossicità conosciute, quindi controllabili e se utilizzati con le opportune precauzioni consigliate per ogni prodotto non si corrono rischi per la salute.
L'oncidium come substrato potrebbe essere utilizzata della corteccia di pino, con della pomice ed è molto importante la pezzatura a seconda delle caratteristiche della pianta: se la pianta appartiene al gruppo di quelle che hanno necessità di periodi di siccità quindi con alternanza di coltivazione è preferibile usare pezzature medio-grandi (5-15 mm); per quelle che hanno necessità di una umidità costante tutto l'anno la pezzatura dovrebbe essere solo media (5 mm) e gradiranno sicuramente anche dello sfagno (10-15%) anche se si consiglia solo agli esperti di usarlo in quanto va tenuto costantemente sotto controllo.
Il vaso si coltivazione (preferibile la coltivazione a zattera) deve consentire un ottimo drenaggio, è consigliabile aumentare i fori di drenaggio, sua sul fondo che sulle pareti.
Previcur Energy è un fungicida a sistemia ascendente e discendente in formulazione liquida, per il controllo dei patogeni appartenenti al genere Pythium e Bremia.Previcur Energy contiene propamocarb puro e fosetyl puro, prodotto dalla Bayer, indicato per i problemi dell'apparato radicale causati dalla marcirenza, nelle dosi 3ml/l, si immerge il vaso per una 30 di minuti e il trattamento va ripetuto per tre volte a distanza settimanali, a mio personale parere il marciume radicale è un serio problema e non sempre si riesce a risolvere.
Puoi trovarlo: www.amazon.it/s/?ie=UTF8&keywords=...ASAAEgJZSPD_BwE

Ciao Max, ben arrivato, per poterti aiutare dovresti indicarci di quale specie si tratta e allegare una foto, se ci sono problemi è consigliabile fotografarli